Sito dedicato alla comunità di Montecelio, alle sue tradizioni e .....

Home
Il Paese
- Dove si trova
- Cenni storici
- Itinerari turistici
La cucina Monticellese
Piatti Tipici
- Dolci Tipici
- Costume Carattestico
- Foto Borgo Medievale
Arte e Cultura
- Artisti di Montecelio
- Studiosi di Montecelio
- Edicole Sacre nel Borgo
- Teatro Comunale Dario Vittori
Eventi Teatro
- Regolamento,costi uso Teatro
- Centro Artistico Teatrargo
- Gruppo Archeologico Latino
Chiese e Monumenti
- Chiesa Sant'Antonio
- Chiesa Sant' Antonino
- Chiesa San Lorenzo
- Chiesa San Michele
Castello medievale, Oratorio, - Porta Civica, Palazzo Cesi
Associazioni
- Associazione 'La Cordata'
- Associazione Micologica
- Banda musicale Cornicolana
- Circolo Cacciatori
- Moto Club
- Polisportiva
- Pro Loco
Manifestazioni
- Festa Madonna d'Aprile
- Festa Madonna d'Agosto
- Festa di Sant'Antonio
- Festa di San Michele
Mostra Micologica
La Befana
- Sagra delle Pinciarelle
- Programma
Comitati festa S.Michele
- Storico Comitati
Orari Mezzi Pubblici
- Orari trasporti autolinee SAP
- Orari trasporti autolinee +COTRAL
- Orari Ferrovie dello Stato
Pagine utili
- Pronto Soccorso, Ambulanza - Farmacie, Studi medici, ASL
- Farmacie di turno Guidonia Montecelio
- Carabinieri, Polizia
- Vigili Urbani, Vigili del Fuoco
- Polizia Municipale
- Poste, Enel, Inps, Inail,Acea
- Comune, Circoscrizioni
- Delegazioni, Ufficio Idrico
- Ufficio Tributi (ICI)
- Scuole, Istituti Comprensivi
Home
" Le Edicole Sacre"
Affreschi, tempere, olii, terracotte, situate nei vicoli e nelle strade del Borgo
MADONNA DEL GIGLIO
Collocazione: Via del Giglio. Epoca: secolo XV, "affresco" :cm. 160 x 160 ca.
L'affresco appare ormai quasi del tutto scomparso a causa di infiltrazioni d'acqua. La denominazione di Madonna del Giglio, data a questa immagine, non e' originaria, e, stando al Trasciani, risalirebbe alla metà del '700, quando si verificò il miracolo del Giglio che, posto sul petto della Vergine, rinverdì dopo essersi seccato. I gigli dipinti alla base dell'affresco, che ancora il Piccolini vedeva e che ora sono scomparsi, testimoniavano l'avvenimento.Tale fatto miracoloso, attirò sull'immagine l'attenzione e la devozione
MADONNA PASTORELLA
Collocazione: Porta Vecchia, oggi Piazza Massucci. Epoca: secolo XIX, "tempera su muro" cm. 100 x 75

Si tratta dell'unica edicola a "baldacchino", cioè sormontata da un piccolo padiglione semiconico in metallo, esistente a Montecelio.Collocata sotto la Vecchia Porta del paese, ora completamente scomparsa, l'immagine risale stilisticamente alla prima metà del XIX sec.ed è riconducibile nell'ambito di quella pittura didascalica e priva di scopi celebrativi, tipica di questo genere di figurazioni stradali. La composizione e' molto originale; le figure della Madonna e del Bambino, sono infatti arricchite di un significato simbolico chiaramente espresso dall'episodio che si intravede a destra: la pecorella smarrita (l'anima, il credente), inseguita dal lupo (il peccato, il diavolo), invoca la Vergine e ottiene l'immediato aiuto dall'Angelo (probabilmente identificabile con l'Arcangelo Michele), che compare repentino in abito da soldato in cielo e vibra una saetta contro il lupo.

MADONNA DEL PANE
Collocazione: Arco in Via del Fornaccio. Epoca: sec. XV e successive ridipinture, "affresco" cm.50x70(frammento)

Sotto l'arco di via del Fornaccio, proprio accanto all'antico forno di cui la via trae il nome, è dipinta ad affresco l'immagine della Madonna con il Bambino. Caratteristico è il sovrastante archivolto in muratura, originario, simboleggiante appunto, la cappellina destinata alla preghiera e che permette già per la sua fattura semplice ed essenziale di datare il primo nucleo dell'edicola alla seconda metà del XV sec., cioè in un clima già lontano dalle reminiscenze gotiche. E' evidente, infatti, che la vicinanza del forno, con il calore che da lì si sprigionava, ha fatto in modo che l'affresco deperisse molto facilmente e che quindi si procedesse più volte a rinnovarlo. Ciò che oggi ne resta è difficilmente comprensibile nei particolari, dato lo sgretolamento dell'intonaco; è possibile vedere tuttavia nella tipologia della testa del Bambino, tonda e paffuta, dei caratteri quattrocenteschi, mentre la Madonna mostra evidenti ritocchi posteriori.

MADONNA CON BAMBINO
Collocazione: Via del Sole. Epoca: XVIII sec., "olio su tela" cm. 65x50.

L'immagine è collocata all'interno di un edicola tempietto lungo via del Sole all'altezza del civico 21 ed è protetta da una teca di vetro.Il bambino è raffigurato benedicente e in atteggiamento trionfalistico, mentre la vergine, dall'espressione leziosa e fanciullesca, lo sorregge e nello stesso tempo si rannicchia dentro di lui. Sulle teste di entrambi, sono state applicate delle corone in lamine d'argento lavorate a sbalzo;altri gioielli vengono di solito aggiunti per ornare le immagini. Stilisticamente l'opera, di provenienza sconosciuta, presenta caratteri settecenteschi sia nella resa pittorica con toni di colori caldi e soffusi sia nella tipologia delle figure, realizzate in modo armonioso e composto, ma nello stesso tempo concreto e reale, tanto da comunicare un senso di calore e di familiarità che permette di individuare facilmente l'intonazione popolaresca del dipinto.

MADONNA ORANTE DI VIA DEL BORGO
Collocazione:Arco di via del Borgo. Epoca: sec. XIX, "olio su tela" cm. 47x33

Collocato sull'arco che attraversa via del Borgo, entro una teca di vetro, il quadro raffigura la Madonna in un atteggiamento di preghiera ed è una copia ottocentesca da un prototipo realizzato in diverse versioni dal pittore seicentesco Giovanni Battista Salvi detto il "Sassoferrato". Operante a Roma nell'ambito della cultura classicista barocca, esponente della corrente purista riallacciatesi a Raffaello, l'artista è famoso appunto per la sua cospicua produzione di Madonne, dolci e aggraziate, modelli di tanti quadri devozionali. La copia di Montecelio, presenta una discreta fattura, resa con toni di colori caldi e trasparenti, ma mostra purtroppo diverse lacune della pellicola pittorica, per ora solo periferiche all'immagine, dovute soprattutto all'usanza di inserire nella tela dei chiodi per sostenere collanine ed altri ciondoli ornamentali.

MADONNA DEL BUON CONSIGLIO
Collocazione: Via della Lucera. Epoca: sec. XIX, "terracotta policroma invetriata" cm. 170x100

Si tratta di un'edicola a tempietto, cioè inserita all'internodi una modanatura architettonica in muratura e stucco e collocata sull'arco addossato al settecentesco Palazzo Tuzi che chiude via della Lucera. La struttura architettonica, con timpano terminale,presenta caratteri di gusto già tipicamente neoclassica. Nella parte centrale e' collocata la formella in terracotta policroma e invetriata raffigurante la Madonna ed il Bambino a mezzo busto, legati da un tenero abbraccio e soverchiati da una grande corona, proprio secondo l'iconografia della Madonna del Buon Consiglio. La tipologia dell'immagine e la tecnica di esecuzione la definiscono come opera di artigianato locale o comunque limitrofo e permettono una collocazione cronologica alla prima metà del secolo scorso. Una formella identica ma non colorata e' murata all'inizio di via Nuova e ciò fa supporre una lavorazione seriale, probabilmente a stampo. Il cartiglio presente sotto la mensola d'appoggio dell'edicola era destinato ad accogliere una scritta invocativa che oggi è scomparsa.

MADONNA CON BAMBINO
Collocazione: Casa Provenzano, già Panicola, via del Borgo n. 3. Epoca: secoli XVI-XVII, cm. 96x79
Si tratta di un’edicola domestica, destinata al culto degli abitanti della casa, che nel '600 fu dimora di Mons. Bernardino Panicola, monticellese, eletto da Papa Urbano VIII Vescovo di Ravello; fu anche primo procuratore generale delle scuole pie e sappiamo che la sua abitazione di Montecelio fu la prima scuola del paese. L'immagine in origine doveva essere un affresco, ma oggi appare ricoperta da diversi stati di ridipinture e vernici trasparenti che ne hanno alterato sia il colore che l'aspetto. Il Bambino è rappresentato in piedi su di un parapetto al quale anche la Madre si affaccia e serve da appoggio al libro che essa tiene con la mano sinistra. Mentre il Bambino, soprattutto col corpo, rivela una certa accuratezza di fattura, la Madonna presenta notevoli incoerenze formali nel volto e soprattutto nel braccio, che si allunga a dismisura fino a toccare il libro con un gesto quasi rapace. Tali incertezze compositive possono essere attribuite,o, all'esecuzione di un pittore poco esperto, che ha copiato schemi già collaudati, oppure, ai diversi interventi pittorici che si sono sovrapposti nel tempo. Ciò rende ardua una sicura datazione dell'opera che comunque dovrebbe collocarsi nella sua fase originaria tra '500 e '600.
MADONNA DELLA NEVE
Collocazione in Via della Lucera, di fronte all'ex Palazzo Comunale. Epoca: Secolo XVII, cm.175x90
Il dipinto è collocato all'interno di un'edicola a tempietto fortemente aggettante, realizzata in muratura e stucco e caratterizzata esternamente da un coronamento a timpano spezzato e internamente da una incorniciatura a cuspide.Presenta una discreta fattura e soprattutto nel volto della Vergine possiamo cogliere strettissime analogie con la Madonna dell'arco di S. Lorenzo (occhi a mandorla molto vividi, taglio del naso e della bocca, foggia della capigliatura), tanto da consentire con una certa sicurezza l'attribuzione allo stesso artista seicentesco. Un'ultima considerazione: la forma dell'edicola, cuspidata, ha un sapore arcaico, vagamente gotico, che contrasta un poco con l'immagine seicentesca sia con la settecentesca struttura esterna dell'edicola.
MADONNA DI VIA DELLE FATE
Collocazione: Via delle Fate. Epoca: secolo XV, cm.150x80

Il dipinto è collocato all'interno di un cortiletto sito in via delle Fate; la struttura della muratura sulla quale è stato eseguito e la sua stessa posizione interna all'arco d'entrata fanno pensare a un'edicola collocata accanto ad una delle porte d'accesso al paese. Si tratta di una Madonna che reca in braccio il Bambino nudo e rannicchiato sul corpo della Madre, dipinti su uno strato d'intonaco. L'opera può essere datata alla fine del XV secolo. Non si può certo parlare per questo dipinto di qualità artistica, siamo tuttavia di fronte ad una interessantissima testimonianza di arte popolare con finalità devozionali.

 

MADONNA DI San BIAGIO
Collocazione: abside dell'ex chiesa di San Biagio. Epoca: secoloXIX, cm.205x100

Non si tratta, in questo caso, di un edicola vera e propria, ma dell'immagine dipinta nell'abside della ormai distrutta chiesa di S. Biagio e rimasta unico simbolo di devozione. La sua storia è abbastanza antica.La confraternita del Gonfalone, che aveva sede in S.Maria, fu trasportata a S.Biagio alla fine '500 e in quella occasione fu fatta dipingere nell'abside l'immagine della Madonna con i congregati oranti ai suoi piedi. Il dipinto deteriorerà talmente nel corso dei secoli, soprattutto a causa di infiltrazioni di umidità, che nel '895, su commissione di Agata e Paolo De Cesaris, padre Michelangelo Cianti lo rinnovò completamente rispettando tuttavia l'antica iconografia. La Madonna della Misericordia, che raccolse sotto il suo manto azzurro gli incappucciati membri della Confraternita del Gonfalone, si presenta grandiosa e possente, nello stile dell'autore, artefice anche dei dipinti in S.Giovanni e in S. Michele.

 

MADONNA DELLA SALUTE
Collocazione: Arco di S. Maria. Epoca: secolo XVII, cm 40x40
La formella marmorea è murata nell'intradosso sinistro dell' Arco di S. Maria, che collega la via omonima a piazza S. Giovanni. Su una base di rocchetto poggia l'ovale al cui interno è raffigurata, a rilievo, la Madonna coperta con un ampio manto che svela il Bambino nudo e adagiato su cuscini. Sotto il piede è inserita una lastra con sopra incisa la scritta MARIA MADRE DELLA SALUTE. L'opera risale con ogni probabilità all'epoca di costruzione dell'Arco, inaugurato in occasione dell'ingresso solenne in Montecelio dell'ultimo duca Cesi, Federico Angelo, nel 1670, ma già quasi terminato alla fine del terzo decennio del XVII secolo e attribuito all'architetto romano O.Torriani.
MADONNA E SANTI DELL'ARCO DI S. LORENZO
Collocazione: arco di S. Lrenzo Epoca: secoli XV e XVII, cm.95x130
Il dipinto, situato sotto l'arco detto di S. Lorenzo, dietro una delle vecchie porte di accesso al paese, rappresenta la Madonna con il Bambino in braccio che tiene in mano una rosa; ai lati sono S.Lorenzo e S.Antonio Abate, cari alla devozione del luogo e riconoscibili dagli attributi caratteristici: graticola del martirio e palma per il primo, la "T" (lettera greca tau, simbolo della vita futura), dipinta sulla veste e il bastone con il campanello per il secondo.
MADONNA DELLA MISERICORDIA
Collocazione: facciata della chiesa di S.Maria Nuova. Epoca: secolo XVIII cm.100x80
L'immagine, collocata entro un'incorniciatura in stucco sopra la porta centrale della chiesa di S.Maria Nuova, non è chiaramente identificabile come edicola. Essa da una parte è elemento decorativo della facciata, dall'altra testimonianza che la chiesa oltre ad essere alla Vergine Assunta, era di proprietà della Confraternita del Gonfalone dal 1636, anno in cui i padri conventuali abbandonarono il convento connesso. E infatti l'iconografia del dipinto è quella della Madonna della Misericordia, simbolo del Gonfalone, che raccoglie sotto il suo manto i fedeli, in questo caso i congregati.
Ideato e realizzato da Angelo Stazi © Comitato S.Michele Arcangelo Classe 1949