Melito
Margozzi nasce
a Montecelio il 14 settembre 1921 da Attico Margozzi e Fida Lori.
Nel 1922 i suoi genitori emigrano in Argentina dove Melito cresce
tra i connazionali italiani, ma è educato nelle scuole
argentine.
All'età di 18 anni, mentre studia giurisprudenza, partecipa
con comici italiani alle rappresentazioni di commedie fatte per
la collettività italiana ogni sabato. Usa lo pseudonimo
di Dario Vittori perché il padre è contrario
alla sua attività d'attore sognando per lui una carriera
d'avvocato.
Nonostante ciò Dario continua a lavorare nel teatro come
attore di commedie, ma anche d'operetta con cantanti come Alba
Regina e Franca Boni.
Ha anche l'onore di lavorare in Argentina con la grand'attrice
italiana Emma Grammatica.
Tutto quello che riesce a dare sulla scena è frutto del
suo naturale istinto d'attore.
Dopo aver lasciato gli studi universitari di legge, lavora di
giorno come venditore per una nota fabbrica di motori e di sera
in teatro.
Arriva anche in televisione con alcune piccole parti quando finalmente,
nel 1963, riesce a realizzare un suo sogno: portare il teatro
in TV. Lo fa col programma "Teatro como en el teatro" che per molti anni va in onda la domenica sera. Ogni settimana
presenta una commedia diversa.
In trentacinque anni di teatro lavora in circa 1500 commedie e
800 drammi tra i quali molti anche di autori italiani come Pirandello,
Eduardo, Ugo Betti, Aldo De Benedetti, Dario Niccodemi e tanti
altri, tutti tradotti da lui stesso e tutti con grande successo
di critica e di pubblico.
Nel frattempo lavora anche nel cinema partecipando a venti film.
Nonostante tutti i suoi numerosi impegni, non dimentica mai il
suo luogo natale nel quale riesce a ritornare solo raramente ma
che cita e ricorda molto spesso anche in interviste per i giornali
e la TV ed al quale è molto legato al punto di conoscerne
perfettamente il dialetto.
Muore a Buenos Aires il 19 Gennaio 2001.
Dario
Vittori in piazza S.Giovanni a Montecelio nel 1998 durante
la sua ultima visita.
E'
in compagnia di Sergio
Fedeli e Franco Sperandio, rispettivamente l'uno poeta e regista nonché
direttore artistico del centro artistico TeatrArgo l'altro presidente