PERCHE' VISITARE MONTECELIO
Sarebbe troppo banale dire: "perché è bello!"
Vi accorgerete però che è così!
L'articolazione della sua struttura
lo rende quasi unico nel panorama degli antichi paesi medievali
del centro Italia. Il suo abitato si sviluppa su due colli, l'uno, "La
Rocca", altero e vigoroso, l'altro, "Monte Albano", più
frivolo e lussureggiante, che si fronteggiano e quasi si "sfidano"
tra loro. I due colli sembrano cullare e custodire la splendida
piazza, nella quale si trova la Chiesa settecentesca di San Giovanni evangelista. Entrando in Montecelio attraverso V.Romana si giunge in Piazzale
B. Buozzi, impreziosito dal belvedere sulla destra dei monti Sabini
e Tiburtini e, la presenza di due imponenti palme garantiscono
al luogo un piacevole tocco di esotismo. Sulla sinistra passando
su una breve salita di raccordo si entra in Piazza San Giovanni, il "salotto" nevralgico della vita del paese su
cui incombe la terza architettura della Chiesa dedicata all'omonimo
evangelista, di stile tardo barocco, consacrata il 16 novembre
1710. All'interno, la vasta area rettangolare, presenta tre cappelle per lato e una profonda abside semicircolare.
I dipinti delle pareti, delle lunette e delle volte sono, tranne
che nella seconda cappella a destra, di padre Michelangelo
Cianti e risalgono alla fine del XIX secolo. Di fronte il sagrato della
chiesa si trova il Palazzo Baronale (1619 - 1624), di proporzioni
modeste, apparteneva a Federico Cesi il Linceo. Lo stemma
sul portone è quello dei Borghese, famiglia a cui
i Cesi vendettero il feudo di Montecelio nel 1678. Salendo verso
MonteAlbano subito incontriamo la sede dell' Antiquarium comunale dove sono esposti importanti reperti, (relativi a ville
romane, in gran numero presenti sul nostro territorio) tra cui
due statue di Ercole fanciullo ed Ercole Invitto, una statua femminile
e un vassoio di ceramica che mostra Minerva, Giunone e Venere
mentre attendono che Paride giudichi quale sia la più grave; bella.
Percorrendo
la passeggiata XXV Aprile, si arriva al complesso monumentale
settecentesco costituito dalla chiesa e
dal convento di
San Michele Arcangelo
La piazzetta belvedere antistante il convento offre la possibilità
di ammirare un panorama particolarmente suggestivo, che va dai
monti Tiburtini ai Castelli Romani a Roma con la vista di Villanova
di Guidonia, Villalba, Bagni di Tivoli, Guidonia, Sant'Angelo
Romano e Roma tutta. La chiesa di San Michele fu costruita nel
1724 sulle rovine della chiesa del Castrum di Monte Albano, all'interno
presenta un'unica spaziosa navata coperta a volta e due piccole
cappelle per lato. Le decorazioni pittoriche sono opera dei religiosi
francescani che nel 1873 dovettero lasciare il convento in quanto
passato allo stato Italiano.
Il giardino adiacente, sito di passeggiate estive per i Monticellesi, è esempio di verde pubblico ben conservato da offrire ai
visitatori. Uscendo dal cancello del giardino comunale ci si trova
di fronte ad uno scorcio panoramico, di
rara bellezza, del centro storico che si raggiunge ripercorrendo
P.za S. Giovanni e salendo per quella che è la più bella
strada di Montecelio
(scalinata) dedicata al VI Re di Roma Servio Tullio, di
Cornicolane origini. Salendo
per i tipici vicoli medioevali si arriva alla Rocca e anche qui ci si trova di fronte a un meraviglioso panorama.
La Rocca sorta intorno al X secolo è stata edificata sulle
rovine di una costruzione primitiva, utilizzandone in parte i
materiali e inglobando nelle strutture del maschio un tempietto
romano del 1° secolo a.C.. Discendendo dalla scalinata d'ingresso
della Rocca, sulla destra, a circa 50m si trova la chiesa di San Lorenzo
Essa è la più antica chiesa di Montecelio.Tornando
indietro percorrendo via Degli Scacchi, via S.Antonino
si giunge alla chiesetta che dà il nome alla strada, dove
troviamo le tele di S. Antonino e S. Lucia eseguite dal pennello
di padre Michelangelo Cianti.
Inoltre,
percorrendo le strade
e i vicoli del centro storico è possibile scoprire. altri capolavori
religiosi. Immagini sacre, eseguite nell'arco tra il XV e XIX
secolo, da maestri della pittura e scultura locale:
Le Edicole Sacre, arricchiscono le vie del paese rendendole ancora più
suggestive.
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